domenica 6 luglio 2014

La libertà è durata meno di una settimana

Dopo che si è rimarginata la piccola ulcera accanto alla zona suturata (eh sì è successo anche questo!), ho fatto ritoccare l’invaso della protesi nella zona di quest’ ultima ulcera, mi sono rimesso in piedi martedì 3 giugno ma la libertà è durata poco: nella zona poplitea (n.d.a. dietro al ginocchio) c’ era un livido che si allargava sempre di più, ci ho messo uno strato di poliuretano sottile (Mepilex Lite®) per sicurezza. Sabato 7 giugno sono andato a fare una gara di tiro con l’arco in costume storico e ho voluto mettere gli stivali che avevo comprato quest’ inverno per dare un aspetto più da soldato alla (ex) divisa da wu shu stile shaolin che uso come costume storico. E stata la rovina! Camminavo come un nazista che fa il passo dell’ oca, gli stivali con la suola dura e il tacco non sono adatti per chi ha una protesi quindi il piede rigido, a fine gara dovevo appoggiarmi a qualcuno per camminare e quando sono arrivato a casa ho visto di nuovo l’ ulcera accanto alla sutura, grande come il polpastrello del pollice, rigonfia e sanguinante meno male che non è profonda. Adesso tocca solo aspettare che l’ ulcera si rimargini a forza di medicazioni perché non si può fare un’ altra sutura, nel frattempo ho scoperto che la cura con camera iperbarica può essere prescritta anche dal medico di famiglia, ho prenotato ad un centro privato convenzionato ASL il Prosperius di Firenze, dopo cinque sedute l ‘ulcera ha smesso di trasudare e sta passando dal “rosso derma” al “rosa epidermide”. Ci vorranno altre quindici sedute di camera iperbarica ma le faccio volentieri visto che l’ inizio è promettente, se il buongiorno si vede dal mattino ...