martedì 5 agosto 2014

Buoni e cattivi

Continuano le sedute di camera iperbarica e nel frattempo faccio una visita da un dermatologo, per avere un altro parere sullo stato della pelle, la visita dalla dermatologa della misericordia di Sesto Fiorentino costa quaranta euro in libera professione, solo due euro in più del ticket della visita in convenzione!!! è stata una vista illuminante: la dott.sa Lucin mi spiega che la mia pelle dopo sei mesi (!!!) di medicazioni ha perso lo strato lipidico che la mantiene morbida ed elastica, questo è l' effetto collaterale dei disinfettanti, e mi prescrive una pomata cicatrizzante, una  pomata all' ossido di zinco e un olio al silicone come protettivi da spalmare prima di indossare la cuffia della protesi. Ma io mi domando e dico: perché all 'ambulatorio medicazioni del CTO non me ne hanno mai parlato? E il chirurgo che ha fatto la sutura? Perfetta niente da dire ma si aperta un' ulcera accanto per il motivo che ho scritto prima. Nessuno dei due mi aveva detto che esistono le pomate cicatrizzanti, la pomata all' ossido di zinco e la stessa pomata che si usa per non far irritare la pelle ai bambini che portano il pannolino, e l' olio al silicone si usa per prevenire le ragadi ai capezzoli delle donne che allattano, insomma quasi “rimedi della nonna” non ultimi ritrovati della medicina!!!
Le ultime due scoperte: camera iperbarica e dermatologa mi hanno rimesso al mondo, ho pensato di fare una specie di lavagna dei buoni e dei cattivi per riassumere tutte le mie disavventure:
Cattivi:
- Ambulatorio medicazioni cutanee del CTO: sei mesi di medicazioni mi hanno massacrato la pelle, nessun consiglio per accorciare la cura, dal prof. Innocenti ci sono andato in vista privata (a pagamento) e il suo reparto al CTO è al piano sopra quello dell' ambulatorio medicazioni, non potevano telefonare e farsi mandare giù qualcuno? Secondo loro la camera iperbarica non serviva per la mia ulcera!
- Prof. Dott. M. innocenti: sutura perfetta, sembrava fatta con la macchina da cucire, ma si è aperta un ulcera accanto. Neanche lui sapeva che sei mesi di disinfettanti massacrano la pelle? Secondo lui a camera iperbarica era un rimedio troppo lento … mah!
- Centro protesi INAIL di V. di Budrio: ho visto le protesi di altri amputati e la mia sembra avere una soluzione obsoleta! Invece della ritenzione col sottovuoto ho un perno scanalato in fondo alla cuffia e un aggancio a scatto sulla protesi. Visto che io ho le ulcere e chi ha il sottovuoto corre non gli è venuto in mente che stanno sbagliando qualcosa?
- ASL Sesto F.no riabilitazione: inizio dell' orario di lavoro dei fisioterapisti ore otto, ma il lavoro comincia dopo il caffè, la sigaretta, la chiaccherata, indossare la divisa e sono le otto e mezzo anche quaranta! Due fisioterapisti per stanza indipendentemente dal numero dei pazienti, dalle otto alle otto e mezza faccio la ciclette, poi i pesi sul lettino, nessuno che mi guardi come cammino.
Buoni:
- Camera iperbarica: dopo cinque sedute l ‘ulcera ha smesso di trasudare, dopo dieci comincia a formarsi la pelle (in linguaggio medico: granulazione), poi si restringe e la pelle si chiude alla ventesima seduta. Un successo!
- Dermatologa dott. Sa Lucin: cure semplici e poca spesa, a saperlo prima!
- Fondazione Don Gnocchi: un fisioterapista per ogni paziente, lo trovi davanti al lettino all' ora dell' appuntamento e oltre alla ciclette e i pesi mi fanno fare vari esercizi di camminata anche sul tapis roulant ed esercizi di “propriocezione” sarebbe come dire “percezione di cosa c'è sotto i piedi”. Grazie a loro ho ripreso la camminata normale.

domenica 6 luglio 2014

La libertà è durata meno di una settimana

Dopo che si è rimarginata la piccola ulcera accanto alla zona suturata (eh sì è successo anche questo!), ho fatto ritoccare l’invaso della protesi nella zona di quest’ ultima ulcera, mi sono rimesso in piedi martedì 3 giugno ma la libertà è durata poco: nella zona poplitea (n.d.a. dietro al ginocchio) c’ era un livido che si allargava sempre di più, ci ho messo uno strato di poliuretano sottile (Mepilex Lite®) per sicurezza. Sabato 7 giugno sono andato a fare una gara di tiro con l’arco in costume storico e ho voluto mettere gli stivali che avevo comprato quest’ inverno per dare un aspetto più da soldato alla (ex) divisa da wu shu stile shaolin che uso come costume storico. E stata la rovina! Camminavo come un nazista che fa il passo dell’ oca, gli stivali con la suola dura e il tacco non sono adatti per chi ha una protesi quindi il piede rigido, a fine gara dovevo appoggiarmi a qualcuno per camminare e quando sono arrivato a casa ho visto di nuovo l’ ulcera accanto alla sutura, grande come il polpastrello del pollice, rigonfia e sanguinante meno male che non è profonda. Adesso tocca solo aspettare che l’ ulcera si rimargini a forza di medicazioni perché non si può fare un’ altra sutura, nel frattempo ho scoperto che la cura con camera iperbarica può essere prescritta anche dal medico di famiglia, ho prenotato ad un centro privato convenzionato ASL il Prosperius di Firenze, dopo cinque sedute l ‘ulcera ha smesso di trasudare e sta passando dal “rosso derma” al “rosa epidermide”. Ci vorranno altre quindici sedute di camera iperbarica ma le faccio volentieri visto che l’ inizio è promettente, se il buongiorno si vede dal mattino ...

lunedì 28 aprile 2014

Un passo indietro III fine?

Stamani sono stato a far vedere l' "esplosione" al chirurgo che ha fatto l' operazione, è meno grave del previsto perchè c' era un punto di sutura interno non assorbito che ha fatto scoppiare la bolla di sangue, adesso è stato tolto, disinfettata e medicata la ferita che è ridotta ad una capocchia di chiodo. La prossima settimana vado alla visita di controllo e vediamo se finalmente mi alzo in piedi.

venerdì 25 aprile 2014

Un passo indietro II reloaded

Oggi primo esperimento di camminata dopo l' operazione, il dolore da "costrizione" dell' invaso passa in mezz' ora, uso una stampella perchè il quadricipite è flaccido dopo un mese di inattività. Sembrerebbe tutto a posto ma quando tolgo la protesi per controllare la pelle vedo che è "esplosa" una bolla di sangue livido sotto pelle all' estremità della sutura, è saltato un pezzetto di pelle rotondo grande poco meno dell' unghia del mignolo, non rimane che togliere la protesi e prenotare una visita dal chirurgo che ha fatto la sutura.

lunedì 17 marzo 2014

Bollettino medico 2014 - un passo indietro

Sono passati due anni dall’ operazione di trapianto del lembo dalla coscia destra al moncone e non credevo di dover scrivere un altro capitolo col titolo di “bollettino medico” invece eccomi qui di nuovo in convalescenza per un intervento chirurgico:huh:.
Tutto comincia durante le vacanze dell’ agosto del 2013 dopo una camminata in montagna, sul monte Teide nell’ isola di Tenerife (Canarie) avevo anche i bastoncini telescopici e non mi immaginavo di fare danni ma quando sono tornato in camera ho visto perché sentivo un bruciore dietro al ginocchio: si era aperta un’ ulcera, meno male che ero stato previdente e avevo con me i cerotti di poliuretano, il cicatrene® e qualche garza. Proseguo i restanti 12 giorni di vacanza cambiando il cerotto e facendo qualche bagno di mare senza protesi ma l’ulcera è sempre lì. Torno dalle vacanze e vado all’ ambulatorio lesioni cutanee del C.T.O. di Firenze dove mi medicano e mi dicono che la guarigione sarà lunga da raggiungere perché l’ ulcera è profonda, nei mesi successivi dovrò riprendere la stampella per camminare, smettere di andare in piscina e al tiro con l’arco perché sento male solo a stare in piedi. Provo a stare un settimana a casa senza camminare e senza andare al lavoro ma è tutto inutile: l’ ulcera si infetta e passo il mese di settembre buttando giù antibiotici, sono tornato al lavoro ma sotto la scrivania sto a protesi smontata per dare aria alla ferita, due volte alla settimana vado a farmi medicare l’ ulcera.
In ottobre vado ad una gara di tiro con l’arco in costume storico ma la mattina dopo cammino aggrappato alla stampella perché ho il moncone infiammato e l’ulcera che fa sangue:sick:, torna l’ infezione giù con gli antibiotici un’ altra volta.
Durante il mese di novembre sparisce l ‘infezione e comincia un lento miglioramento, ma così lento che a febbraio l’ulcera è ancora lì<_<, non fa sangue, non è infetta, è grande quanto un unghia ma è sempre lì e io cammino ancora con la stampella, non vado in piscina, niente arco e cammino il meno possibile. Adesso basta! La pazienza è finita!:angry: Vado a esporre la situazione al primario del reparto microchirurgia ricostruttiva del C.T.O. prof. M. Innocenti e il suo verdetto è: sutura percutanea (N.d.A: cucitura) decido per il day hospital privato presso il centro Day Surgery Bufalini di Firenze per non attendere oltre, la lista di attesa per l’ ospedale pubblico va dai due ai tre mesi e io non voglio sudare nella cuffia della protesi perché l’ ulcera si infetterebbe e poi ho finito la pazienza! :-|

Adesso devo far passare 21 giorni di convalescenza senza indossare la protesi e poi vediamo quanto resisto con la cucitura.

lunedì 6 gennaio 2014

Il regalo di natale

Mi sono fatto il regalo di natale! si me lo meritavo :lol: l'ho ritirato il 27 dicembre, eccolo fotografato nel parcheggio davanti alla porta del centro di Montepulciano:

Nel post precedente, quello dell' estate scorsa, avevo parlato del cambio automatico che funziona meglio della "servofrizione" montata sulle macchine con cambio manuale, devo aggiungere che anche guidare una cabriolet è stata una esperienza che mi ha "segnato" :roll: anche se la 500 di Creta era una cabriolet utilitaria e non una sportiva come la Mercedes SLK che ho adesso, avevo anche scritto che le quotazioni dell 'usato erano scese dopo i controlli sull 'evasione fiscale, infatti questa macchina l' ho pagata 17.500€ (non c' era margine di trattativa :cry:), ha percorso 32.000Km dal 2007 e mancano solo tre accessori: sensori di parcheggio, cerchi da 18", assetto sportivo by AMG; il resto c'è tutto! sedili e pannelli porta in pelle, navigatore satellitare, clima bi-zona, ecc.
L' accessorio più bello è la bocchetta dell' aria calda sotto i poggiatesta, si chiama "airscarf" in inglese "sciarpa d' aria" ti permette di viaggiare col tetto aperto anche con temperature non proprio primaverili-estive . Per esempio oggi sono andato col tetto aperto al Piazzale Michelangelo con cappellino (estivo) in testa e occhiali da sole, la temperatura esterna era di 15° e la "sciarpa d' aria" era al livello medio. :D:D:D