lunedì 17 marzo 2014

Bollettino medico 2014 - un passo indietro

Sono passati due anni dall’ operazione di trapianto del lembo dalla coscia destra al moncone e non credevo di dover scrivere un altro capitolo col titolo di “bollettino medico” invece eccomi qui di nuovo in convalescenza per un intervento chirurgico:huh:.
Tutto comincia durante le vacanze dell’ agosto del 2013 dopo una camminata in montagna, sul monte Teide nell’ isola di Tenerife (Canarie) avevo anche i bastoncini telescopici e non mi immaginavo di fare danni ma quando sono tornato in camera ho visto perché sentivo un bruciore dietro al ginocchio: si era aperta un’ ulcera, meno male che ero stato previdente e avevo con me i cerotti di poliuretano, il cicatrene® e qualche garza. Proseguo i restanti 12 giorni di vacanza cambiando il cerotto e facendo qualche bagno di mare senza protesi ma l’ulcera è sempre lì. Torno dalle vacanze e vado all’ ambulatorio lesioni cutanee del C.T.O. di Firenze dove mi medicano e mi dicono che la guarigione sarà lunga da raggiungere perché l’ ulcera è profonda, nei mesi successivi dovrò riprendere la stampella per camminare, smettere di andare in piscina e al tiro con l’arco perché sento male solo a stare in piedi. Provo a stare un settimana a casa senza camminare e senza andare al lavoro ma è tutto inutile: l’ ulcera si infetta e passo il mese di settembre buttando giù antibiotici, sono tornato al lavoro ma sotto la scrivania sto a protesi smontata per dare aria alla ferita, due volte alla settimana vado a farmi medicare l’ ulcera.
In ottobre vado ad una gara di tiro con l’arco in costume storico ma la mattina dopo cammino aggrappato alla stampella perché ho il moncone infiammato e l’ulcera che fa sangue:sick:, torna l’ infezione giù con gli antibiotici un’ altra volta.
Durante il mese di novembre sparisce l ‘infezione e comincia un lento miglioramento, ma così lento che a febbraio l’ulcera è ancora lì<_<, non fa sangue, non è infetta, è grande quanto un unghia ma è sempre lì e io cammino ancora con la stampella, non vado in piscina, niente arco e cammino il meno possibile. Adesso basta! La pazienza è finita!:angry: Vado a esporre la situazione al primario del reparto microchirurgia ricostruttiva del C.T.O. prof. M. Innocenti e il suo verdetto è: sutura percutanea (N.d.A: cucitura) decido per il day hospital privato presso il centro Day Surgery Bufalini di Firenze per non attendere oltre, la lista di attesa per l’ ospedale pubblico va dai due ai tre mesi e io non voglio sudare nella cuffia della protesi perché l’ ulcera si infetterebbe e poi ho finito la pazienza! :-|

Adesso devo far passare 21 giorni di convalescenza senza indossare la protesi e poi vediamo quanto resisto con la cucitura.